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7 CHILI IN 7 GIORNI
7 CHILI IN 7 GIORNI
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Roma, 1977: Alfio Tamburini e Silvano Baracchi si laureano a fatica in medicina. Nove anni dopo, i due si ritrovano casualmente nel centro estetico di proprietà di Alfio, dove si scopre che Silvano è diventato un venditore ambulante di creme, preservativi e vibratori. Durante una chiacchierata, improvvisamente Alfio si ricorda di aver lasciato l'onorevole dentro la sauna, e quando lo recupera lo crede ormai morto, sicché Silvano gli suggerisce un occultamento di cadavere per evitare guai con la legge. Successivamente, mentre Silvano si occupa, insieme ad un complice suo fedele cliente, di nascondere il corpo, scopre che in realtà l'uomo aveva soltanto perso i sensi, e decide di non raccontare niente ad Alfio, perché il complice vuole essere comunque pagato per il suo servizio.
La sera stessa, passato questo momento di paura, Silvano va a trovare Alfio a casa sua durante il compleanno della corpulenta moglie Samantha. Qui i due medici decidono di dare una svolta alla loro vita: su idea di Silvano, riadattano il casale di campagna di proprietà di Samantha in una modernissima casa di cura per obesi. Richiamate dalla pubblicità, il cui slogan è appunto "7 chili in 7 giorni", in breve tempo affluiscono alla casa di cura diverse persone in sovrappeso: un pugile, una cantante lirica, una coppia di mezza età, un'anziana che non riesce più ad entrare nell'ascensore del condominio in cui vive, un monsignore, un assessore, un dispettoso ragazzino occhialuto; a loro si aggiunge una donna bella e magra che fa inspiegabilmente ricorso alla cura. Il tempo passa tra allenamenti strampalati, cene ipnotiche e la severissima dieta, che in pratica si basa sul digiuno totale, salvo la sola assunzione della "pappa", uno strano composto verde che dovrebbe dare ai pazienti un senso di sazietà. La moglie di Alfio deve inoltre firmare di continuo dozzine di cambiali per i lavori del casale, mentre i suoi fratelli, contrari al progetto, tentano di farle cambiare idea.
La situazione a Villa Samantha precipita. Paolone, il ragazzino ospite della clinica, sorprende la bella signora e Silvano in atteggiamenti intimi, poiché la donna, in preda ai morsi della fame, si era concessa carnalmente al medico in cambio di cibo. Quando lo racconta agli altri pazienti, già dubbiosi da tempo dell'efficacia degli stranissimi metodi della clinica, questi irrompono nelle cucine e fanno razzia di cibarie, segnando di fatto il fallimento del progetto a un giorno dalla fine. Subito dopo ecco spuntare fuori anche l'onorevole che Alfio credeva morto, venuto per visitare la clinica; così Alfio capisce di essere stato ingannato per tutto questo tempo da Silvano. Ne segue un acceso litigio, con Silvano che scappa in moto e Alfio che lo insegue con una bicicletta; i due cadono quindi in un porcile e dovranno farsi ricoverare. Proprio lì in ospedale i due hanno l'idea vincente: cambiare completamente settore, trasformando Villa Samantha nella trattoria "Ai 2 porconi - Da Alfio e Silvano". I clienti di quest'ultima saranno in gran parte ex pazienti della casa di cura.[1]
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