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ALLA RICERCA DI NEMO - DUE DISCHI

ALLA RICERCA DI NEMO - DUE DISCHI

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Marlin e Coral sono due pesci pagliaccio che vivono dentro un anemone sulla Grande barriera corallina e stanno per diventare genitori: Coral ha deposto più di 400 uova in una grotta ed entrambi stanno aspettando che si schiudano. Purtroppo, un barracuda uccide Coral e divora quasi tutte le uova, tranne una. Rimasto vedovo e disperato, Marlin decide di chiamare l'unico figlio che gli è rimasto Nemo, come desiderava sua moglie, e si promette di non fargli succedere mai nulla.

Il tempo passa, Nemo nasce e cresce, con Marlin sempre preoccupato che possa capitargli anche il minimo incidente, a causa degli eventi passati e del fatto che Nemo è nato con una pinna atrofica. Durante il suo primo giorno di scuola Nemo, come atto di sfida nei confronti del padre, si addentra da solo in mare aperto per toccare con la pinna un motoscafo fermo in superficie. Sfortunatamente, viene scoperto e rapito da un subacqueo, che sale sul motoscafo e si allontana. Marlin, terrorizzato e disperato, tenta l'inseguimento, ma la barca è troppo veloce. Al subacqueo, a un certo punto, cade la maschera in mare.

Mentre vaga alla ricerca del motoscafo, Marlin incontra Dory, un pesce chirurgo femmina che soffre di perdite di memoria a breve termine. Lei dice di aver visto la barca e di seguirla per trovarla, ma dopo poco, non ricordandosi, gli urla stizzita di smettere di seguirla. Mentre i due stanno per separarsi, incontrano un grosso squalo bianco di nome Bruto: Marlin è terrorizzato, mentre Dory sembra essere tranquilla ed acconsente a seguirlo a quella che Bruto descrive come una festa ma che in realtà è una riunione di un gruppo di sostegno di squali "buoni" che vorrebbero smettere di mangiare i pesci. La riunione ha sede nel relitto di un sottomarino in bilico negli abissi e circondato da numerose mine attive. In quel frangente Marlin vede la maschera del subacqueo che ha catturato suo figlio e si precipita a recuperarla, per poi mettersi a litigare con Dory, la quale si procura una lieve epistassi con l'elastico. Bruto, sentendo l'odore del sangue, dimentica i suoi buoni propositi e si mette a inseguire Dory e Marlin per divorarli. I due riescono a salvarsi infilando un siluro in bocca a Bruto, che lo sputa lanciandolo contro una mina e provocando un'enorme esplosione.

Nel frattempo, Nemo è finito nell'acquario dello studio dentistico del dottor Philip Sherman, il subacqueo che lo ha catturato, dove fa amicizia con gli altri pesci e con un pellicano australiano di nome Amilcare. Il capo dei pesci dell'acquario è Branchia, un idolo moresco che sogna di fuggire da molti anni. Quella sera stessa, Branchia organizza un piano a tale scopo: il piccolo pesce pagliaccio dovrà provare a bloccare il filtro dell'acquario con un sassolino, in modo che la vasca si sporchi riempiendosi di alghe, quindi il dentista, per pulire l'acquario, tirerà fuori i pesci e li metta dentro a dei sacchetti di plastica, attraverso i quali, secondo Branchia, potranno rotolare giù dal davanzale e tuffarsi nell'oceano. Se il piano dovesse fallire, Nemo sarebbe destinato a diventare il regalo di Darla, la terribile nipotina del dentista. Il giorno dopo Nemo tenta di mettere in atto il piano, ma fallisce e rischia di perdere la vita, perché il sassolino si stacca ed il filtro riparte mentre Nemo non ne è ancora uscito, facendolo quasi finire risucchiato; Branchia, colto dai sensi di colpa, decide di rinunciare all'evasione.

Nell'oceano intanto, la maschera del dottor Sherman cade nella fossa sottostante. Dory e Marlin la inseguono e, immersi nel buio totale, vengono attirati da una luce, che però si rivela essere l'illicio di un feroce melanoceto. Mentre Marlin cerca di tenere a bada il pesce, Dory usa la luce per leggere la scritta sulla maschera: «P. Sherman, 42 Wallaby Way, Sydney». Dopo essere riusciti sia adimmobilizzare il predatore che a fuggire, Marlin e Dory chiedono indicazioni a un gruppo di pesci argentati: essi dicono che per arrivare a Sydney bisogna imboccare la corrente orientale australiana. Avvistata la corrente, i due si ritrovano improvvisamente in mezzo a un gigantesco banco di meduse della specie Chrysaora fuscescens; dopo diverse peripezie riescono ad uscirne, ma ricevono così tante punture da perdere conoscenza e svenire.

In seguito, Marlin e Dory risvegliano poi sul guscio di un banco di tartarughe carette, che, dopo averli salvati, sta viaggiando con loro dentro la corrente. Qui Marlin racconta alle piccole tartarughe il viaggio che sta affrontando; la notizia si diffonde in tutto l'oceano e arriva anche ad Amilcare, che a sua volta la racconta ai pesci dell'acquario. Nemo, spinto dal coraggio del padre, decide di provare di nuovo a bloccare il filtro e stavolta ci riesce, facendo riempire l'acquario di alghe. Usciti dalla corrente, Dory e Marlin cercano qualcuno a cui chiedere indicazioni e vedono in lontananza una grossa sagoma, che si rivela essere una balena: Dory afferma di saper parlare il "balenese", ma i versi che emette non sembrano avere conseguenze positive, perché la balena si avvicina e li aspira nella sua grande bocca insieme a un banco di krill. Anziché inghiottire i due pesci, il cetaceo li trasporta proprio nel porto di Sydney, dove li espelle dallo sfiatatoio, dimostrando quindi di aver capito le strampalate indicazioni di Dory. La mattina seguente i due incontrano Amilcare, che li trasporta nel suo becco riempito d'acqua fino allo studio del dentista.

Nel frattempo il piano dei pesci dell'acquario fallisce, perché il dentista, anziché pulire personalmente la vasca, vi installa un nuovo filtro altamente tecnologico che analizza e pulisce automaticamente l'acqua. Poco dopo arriva Darla, e Nemo si finge morto nella speranza di essere buttato nel gabinetto e di poter così raggiungere il mare, ma il dottor Sherman si dirige verso la pattumiera. In quel momento, irrompe nello studio Amilcare con Dory e Marlin; quest'ultimo crede che il figlio sia morto veramente e, dopo essersi fatto riportare al porto, abbandona Dory triste e addolorato. Nel frattempo, Branchia si fa sparare fuori dall'acquario dagli altri pesci, riesce a far rompere a Darla il sacchetto con dentro Nemo e a far catapultare il pesciolino nel lavandino della poltrona del dentista. Percorrendo le fogne, Nemo riesce finalmente a raggiungere l'oceano, dove incontra Dory, disorientata e smemorata, e si offre di aiutarla. Lei all'inizio non capisce chi sia, ma subito dopo tutto le torna in mente leggendo la scritta "Sydney" su un tubo e conduce Nemo da suo padre. Dopo che padre e figlio si sono felicemente ricongiunti, Dory, insieme ad altri pesci, finisce improvvisamente intrappolata nella rete di un peschereccio. Nemo, ricordando una tecnica che gli aveva insegnato Branchia quando era nell'acquario e stava per esserne tirato fuori, dice a tutti i pesci nella rete di nuotare verso il fondo: così facendo, la carrucola della barca si rompe, e Dory e gli altri pesci si liberano. Marlin si scusa con suo figlio per averlo trattato in maniera troppo protettiva e apprensiva, per poi tornare insieme a Dory a casa, nella grande barriera corallina.

Nel frattempo il nuovo filtro dell'acquario del dentista si rompe, e lui, per pulire la vasca, tira fuori i pesci mettendoli nei sacchetti di plastica. I pesci attuano dunque il piano di Branchia, salvo poi rendersi conto solo una volta arrivati in mare di non sapere come uscire dai sacchetti.

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