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ANASTASIA

ANASTASIA

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Russia, 1916. Per festeggiare il 300º anniversario dell'ascesa al potere dei Romanov, lo zar Nicola II indice un ballo di gala presso il Palazzo di Caterina a San Pietroburgo. Per l’occasione, l'imperatrice madre Maria Fëdorovna decide di fare un regalo a sua nipote, la granduchessa Anastasia: un carillon, la cui chiave è un ciondolo con l'incisione "Insieme a Parigi". Il ballo viene interrotto dall'arrivo del malvagio stregone Rasputin, un monaco corrotto ed ex confidente reale che ha venduto l'anima al diavolo in cambio di poteri magici contenuti in un reliquiario. Vedendosi rifiutato dai Romanov, scaglia su di essi una maledizione, promettendo loro la morte entro quindici giorni: approfittando del malcontento popolare, favorisce lo scatenarsi della Rivoluzione russa. Un giovane sguattero, Dimitri, riesce a salvare l'imperatrice Maria e Anastasia tramite un passaggio segreto. Mentre nonna e nipote fuggono sul ghiacciato fiume Neva, Rasputin tenta di uccidere Anastasia, ma il ghiaccio cede e lo stregone viene inghiottito dal fiume, perdendo il reliquiario. Le due raggiungono un treno per la Francia: Maria vi sale, ma non riesce a tenere la mano di Anastasia, che cade con il ciondolo donatole dalla nonna e sbatte la testa, perdendo la memoria, mentre il treno si allontana.

Dieci anni dopo, nel 1926, la Russia è sotto il regime comunista. L'imperatrice Maria, in esilio a Parigi, venuta a conoscenza di una presunta sopravvivenza di Anastasia, offre una cospicua ricompensa a chi le riporterà la nipote perduta. Vicino a San Pietroburgo, intanto, un'orfana di nome Anya, simile ad Anastasia, esce dall'orfanotrofio che l'ha ospitata per un decennio e, avendo il ciondolo con la scritta "Insieme a Parigi", pur non ricordando niente della sua infanzia decide di andare in Francia a cercare notizie. Mentre si sta dirigendo a San Pietroburgo, la giovane incontra e adotta un cagnolino che chiama Pooka; una volta arrivata in città, cercando un modo per andare a Parigi, in quanto priva di visto d'uscita, la ragazza raggiunge il vecchio e abbandonato palazzo dei Romanov, dove lentamente inizia a ricordare alcuni dettagli della sua vita passata. La ragazza incontra Dimitri e Vladimir, due bigliettai truffatori tornati da Parigi alla ricerca di una sosia della granduchessa Anastasia, i quali notano la sua somiglianza con Anya. I tre si mettono in viaggio ed Anya accetta di essere Anastasia per poco tempo, al fine di poter poi andare a cercare la sua famiglia. Dopo non molto, Dimitri e Anya iniziano a provare qualcosa l'uno per l'altra, anche se lo nascondono coi litigi. A causa di una svista nei documenti di viaggio, sono costretti a nascondersi nel vagone bagagli vicino alla locomotiva.

Rasputin però non è morto: la sua maledizione non si è infatti mai completata, lasciandolo così intrappolato nel limbo, da cui però riesce a liberarsi grazie al suo servo Bartok, un pipistrello albino: questo ha visto il reliquiario illuminandosi dopo anni di inattività, il che significa che Anastasia è ancora viva, e il suo potere trascina il pipistrello portandolo a Rasputin. Il monaco decide di evocare le forze dell'inferno per tentare di uccidere Anya. La carrozza su cui lei e i suoi compagni si trovavano viene separata dal resto del treno da un'orda di spiritelli demoniaci, che mandano la locomotiva a folle velocità verso un ponte distrutto, ma i tre riescono a salvarsi gettandosi nella neve. Durante il successivo viaggio in nave, Rasputin entra nella mente addormentata di Anya: nel sonno le appaiono immagini sulla sua precedente vita e delle persone a lei familiari, che si trasformano poi nei demoni di Rasputin, intenzionato a far saltare la ragazza nel mare in tempesta, dopo averla condotta sonnambula sul ponte esterno della nave. Fortunatamente Dimitri, svegliato da Pooka, interviene in tempo e la salva da una morte certa.

Giunti a Parigi, Vladimir e Dimitri presentano Anya a Sophie, cugina dell'imperatrice, sperando di ottenere un incontro con quest'ultima. Quando Anya riceve delle domande da Sofia, risponde correttamente ad una in particolare su come è fuggita dal palazzo, dettaglio mai accennato dai due uomini, al che Dimitri capisce che la ragazza è veramente Anastasia e non una sosia qualunque come pensava. Decidono così di andare al Teatro dell'Opera a parlare con l'imperatrice. Anya, accompagnata da Dimitri, aspetta che egli la presenti a Maria, ma sente la conversazione tra i due: l'imperatrice riconosce Dimitri come un truffatore che ingaggiava fanciulle che si fingessero Anastasia e lo fa cacciare via. Disgustata da ciò, Anya se ne va. Dimitri però non si arrende: rapisce Maria e la porta alla casa dove Anya sta facendo le valigie, mostrando all'imperatrice il carillon, che Anastasia aveva perso durante la fuga dieci anni prima, da lui recuperato. Maria finalmente incontra Anya, rimanendo diffidente e prevenuta fin quando la ragazza non mostra la collana "Insieme a Parigi", che aveva sempre avuto, e canta con la nonna la canzone della ninna nanna. Nonna e nipote, dopo le varie avversità, si ricongiungono.

Intanto, Rasputin e Bartok arrivano in un lampo in Francia grazie al reliquiario. Nonostante il pipistrello tenti di dissuadere il suo padrone, Rasputin pianifica di uccidere Anastasia alla festa di incoronazione. Anastasia incontra nuovamente Dimitri, chiamato dall'imperatrice per riscuotere la ricompensa, che lui però rifiuta, essendosi innamorato di Anya, ma sentendo comunque di doverla lasciare e partire per la Russia. Maria alla festa rivela ad Anya la decisione di Dimitri, e le chiede se tutto ciò che ora ha è quello che desidera, affermando infine che qualunque sia la sua decisione saranno sempre insieme. Poco dopo, Anastasia e Pooka vengono attirati da Rasputin prima in un labirinto di siepi nel giardino del palazzo fino al ponte Alessandro III, dove lo stregone si fa riconoscere dalla ragazza come il responsabile dello sterminio della sua famiglia, per poi tentare di farla finire nella Senna sgretolando il ponte. Dimitri accorre ad aiutarla, ma viene tramortito dalla statua di un cavallo alato animata dal reliquiario. Alla fine, un attimo prima che Rasputin finisca Anastasia, Pooka gli strappa il reliquiario e la ragazza lo calpesta fino a romperlo, condannando Rasputin ad essere distrutto dai suoi stessi demoni.

Poco tempo dopo, Maria legge una lettera di Anastasia, nella quale la ragazza afferma di aver deciso di partire con Dimitri e promette che entrambi ritorneranno presto a Parigi. Sofia, leggendo, rimane colpita da tanto amore, sostenendo che quello era un finale perfetto, al che Maria nega definendolo un inizio perfetto. Anastasia e Dimitri si dichiarano infine il loro amore scambiandosi un lungo bacio, mentre Bartok, libero da Rasputin, si trova una compagna.

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