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CHRISTIANE F. NOI I RAGAZZI DELLO ZOO DI BERLINO
CHRISTIANE F. NOI I RAGAZZI DELLO ZOO DI BERLINO
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Christiane vive in un quartiere dormitorio di Berlino Ovest. Rimasta con sua madre separata, che sta frequentando Klaus, un uomo all'apparenza gentile ed affettuoso, sfugge allo squallore della sua vita quotidiana, trascorrendo le serate con la coetanea Kessi presso la centralissima discoteca Sound, all'interno della quale vi è un diffuso spaccio e consumo drogastico, incontrando Detlef, Axel e Bernd, anch'essi coinvolti.
Una mattina, però, la madre di Kessi, vedendo le due ragazze a una fermata della metropolitana, scopre le loro bugie e vieta alla figlia di frequentare il gruppo di amici. È così che Christiane, sempre più sola e innamorata di Detlef, durante il concerto berlinese del suo idolo, David Bowie, decide di provare l’eroina per inalazione per poi passare la notte con Detlef. Quest'ultimo le confessa che, per procurarsi la droga, lui e i suoi amici si prostituiscono nei pressi dello Bahnhof Zoo. A suo dire, però, lui si limita alla sola masturbazione.
Il giorno del suo quattordicesimo compleanno, Christiane si tinge i capelli di rosso e si inietta eroina in vena per la prima volta. Da quel momento, Christiane passa le notti a casa di Axel, avendo rapporti sessuali con Detlef e iniettandosi eroina in vena. Arriva presto la prima crisi d'astinenza e, data la mancanza di soldi per procurarsi la dose, Christiane si prostituisce per la prima volta masturbando un uomo per cento marchi.
La dipendenza di Christiane si fa sempre più intensa, tanto che, una mattina, sua madre si accorge che la ragazza è tossicodipendente e decide di occuparsi di lei e di Detlef, chiudendoli in una stanza per alcuni giorni e facendoli disintossicare tra atroci sofferenze. La disintossicazione però dura poco, poiché i due ragazzi ricominciano a far uso di eroina e quindi a prostituirsi per procurarsela. Tornati a casa di Axel, i due ragazzi lo trovano morto di overdose.
In seguito a tale evento traumatico, i due si separano per un certo tempo e Christiane, sola e disperata, vende tutti i suoi dischi e inizia a prostituirsi sulla Kurfürstenstraße.
Ben presto Christiane si riunisce a Detlef, con cui va a vivere nella casa di un cliente del ragazzo. Qui però Christiane scopre Detlef nell'atto di un rapporto sessuale completo con il proprio cliente, contravvenendo al loro tacito accordo per cui i due devono limitarsi alla sola masturbazione. La ragazza lascia quindi l'abitazione alla ricerca dell’amica Babette, una sua cara amica più giovane di un anno ma anche lei tossicodipendente e per di più sotto la "protezione" di un uomo. Apprende però tragicamente da un giornale che l'amica è morta per overdose, ma l'eroina l'ha resa ormai così insensibile da non riuscire neanche a piangere nonostante la sofferenza. Disperata, Christiane decide di suicidarsi con un’overdose di eroina.
L’epilogo vede Christiane a Kaltenkirchen nei pressi di Amburgo, dove la ragazza, che è sopravvissuta, è stata portata per seguire un ciclo di un anno di terapia disintossicante.
Il film si chiude con una dedica ai tre amici che muoiono nel film - Andreas W. “Atze” (1960-1977), Alex W. (1960-1977) e Babette D. “Babsi” (1963-1977) - oltre che a “tutti coloro che non ebbero la forza e la fortuna di sopravvivere”.
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