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IL CACCIATORE
IL CACCIATORE
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Sei amici residenti nella piccola e sonnacchiosa cittadina di Clairton (in Pennsylvania), alcuni dei quali appartenenti alla comunità russo-americana locale (Michael "Mike" Vronsky, Nikanor “Nick” Chevatorevich, Steven Pushkov, Stanley, John Welsh e Peter "Axel" Axelrod), conducono un'esistenza tranquilla tra il lavoro da operai in un'acciaieria del luogo e la caccia al cervo, di cui condividono la passione. I primi tre sono in procinto di partire per il Vietnam e uno di loro, Steven, il più timido e impacciato, sta per convolare a nozze con l'amata Angela, la quale però è segretamente incinta di un altro uomo. Mike e Nick amano la stessa donna, Linda, che, a causa di un padre violento e alcolizzato, si trasferirà nella loro abitazione dopo la loro partenza. Alla fine della lunga festa per il matrimonio di Steven e Angela, durante la quale Nick chiede la mano di Linda, che accetta, Nick chiede a Mike di fargli una promessa: in nessun caso egli dovrà abbandonarlo. Il giorno dopo i cinque, senza Steven, partono per la caccia e, dopo scherzi e discussioni, Michael abbatte un cervo, uccidendolo con "un colpo solo" come egli suole cacciare, ovvero con un solo proiettile in modo da dare al cervo la possibilità di sopravvivere.
Vietnam. In seguito a un'azione militare, i tre amici vengono catturati dai Viet Cong insieme ad altri loro commilitoni. Vengono costretti a partecipare alla tortura della roulette russa mentre i carcerieri scommettono su di loro; Steven è il primo a cedere, quando vinto dalla paura e dalla spossatezza spara verso il soffitto il colpo che avrebbe dovuto dirigersi alla testa secondo le regole del crudele gioco, venendo perciò buttato per punizione nel pozzo: una gabbia immersa nel fiume e piena di topi. Mike convince Nick a tentare la fuga facendo inserire tre pallottole nel tamburo, aumentando però il rischio di restare uccisi nel corso della partita, per poter uccidere i loro aguzzini. L'azione disperata riesce e, dopo avere liberato Steven, i tre fuggono lasciandosi trasportare dalla corrente attaccati ad un tronco d'albero.
Giunti ad un ponte sospeso vengono soccorsi da un elicottero americano ma Steven non riesce a rimanere appeso al pattino e cade in acqua, seguito immediatamente da Mike che si butta per salvarlo, mentre Nick viene trattenuto dall'equipaggio del velivolo. Nella caduta Steven si frattura entrambe le gambe e Mike è così costretto a trasportarselo sulle spalle, finché non s'imbatte in una colonna di militari e profughi in fuga verso Saigon: riesce dunque a far stendere Steven sul cofano di una jeep. Nick, nel frattempo, viene ricoverato in un ospedale militare per i traumi fisici e psicologici subiti e, una volta dimesso, si avventura per Saigon: nel suo vagabondare arriva di fronte a un locale, dal cui interno sente giungere dei colpi di pistola e intuisce cosa stia accadendo. Vorrebbe allontanarsi ma Julien, un faccendiere francese, lo persuade a entrare e, in seguito, a giocare per lui. Nel locale è presente anche Mike che riconosce Nick e tenta di raggiungerlo, ma senza successo.
Mike viene poi rimpatriato, ma presenta seri problemi di reinserimento nella vita civile. L'ex combattente, infatti, si porta dietro profondi traumi emotivi, se non psichici: non si presenta alla festa organizzata dagli amici per lui e, dopo aver incontrato la mattina seguente Linda, dalla quale viene a sapere che Nick ha disertato, incontra gli amici che lo sconvolgono rivelandogli le condizioni di Angela, ora madre di un bambino ma scivolata nella catatonia dopo il rientro di Steven, ormai irreparabilmente invalido. Tutti i suoi amici e concittadini, che non sono stati arruolati per la guerra, paiono non capirlo più. I giorni successivi sembrano confermare il suo spaesamento e i cambiamenti avvenuti in lui: durante una battuta di caccia non riesce a sparare ad un cervo pur avendolo sotto mira e capisce che la sua esperienza in Vietnam lo ha profondamente segnato. Ugualmente, la sera, vedendo Stanley che minaccia per scherzo Axel con la sua pistola, gliela sfila violentemente di mano e, lasciando un solo proiettile nel tamburo, la punta alla fronte dell'amico premendo il grilletto a vuoto, facendo comprendere a Stanley la gravità del suo gesto apparentemente scherzoso.
Il giorno dopo, Mike torna con Linda al motel dove alcune sere prima avevano passato la notte insieme; incontra poi Steven, che si trova in una struttura per reduci dopo avere subito l'amputazione delle gambe e la perdita dell'uso di un braccio, e che si rifiuta di tornare a casa, anche per il fatto di aver scoperto la verità sul tradimento di Angela. Steven lo mette poi al corrente del fatto che periodicamente riceve grandi quantità di denaro dal Vietnam. Anche se Steven non lo nomina, e né sa spiegargli come gli possa arrivare tanto denaro, Mike intuisce che si tratta di Nick; dopo aver dunque convinto, se non addirittura costretto, Steven a lasciare la struttura ed a tornare dalla moglie, fa ritorno in Vietnam allo scopo di trovare l'amico perduto.
Vagando per una Saigon ormai in preda al caos, Michael reincontra il faccendiere Julien e, con la scusa di voler provare delle "emozioni forti", lo persuade a condurlo nel luogo dove si pratica la roulette russa, ben presumendo che Nick debba trovarsi lì. Nel locale, gremito di scommettitori, ritrova infatti Nick divenuto un freddo professionista di quel macabro gioco e che, accecato e stordito sia dalla sua profonda sofferenza interiore sia dall'uso di eroina (di cui è divenuto schiavo), sembra restare del tutto indifferente alla sua vista. Mike gli si siede di fronte, presentandosi ufficialmente come suo avversario, nel disperato tentativo di farlo rinsavire e di convincerlo a tornare a casa con lui; durante la partita cerca di farsi riconoscere, parlandogli dei loro trascorsi di prima e durante la guerra, ma senza riuscirci. Alla fine, giunti al giro culminante, Nick muore sotto i suoi occhi, non prima però d'avergli fatto comunque capire di averlo riconosciuto, proferendo per la prima volta in quell'occasione un'unica frase: "Un colpo solo".
Mike ritorna infine in Patria con la salma di Nick, il cui funerale è seguito da tutti i loro amici e, durante il ricevimento nel bar di John, l'atmosfera è dimessa e silenziosa: ognuno porta in sé il proprio fardello di sofferenze. Mossi dalla commozione, John e i suoi amici intonano la canzone patriottica God bless America, in onore di Nick.
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