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JFK UN CASO ANCORA APERTO THE DIRECTOR'S CUT DOPPIO DISCO - EDIZIONE SNAPPER
JFK UN CASO ANCORA APERTO THE DIRECTOR'S CUT DOPPIO DISCO - EDIZIONE SNAPPER
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1963: dopo l'assassinio del Presidente USA John Fitzgerald Kennedy, il procuratore distrettuale di New Orleans Jim Garrison apprende dai media che il presunto assassino di Kennedy, Lee Harvey Oswald, aveva frequentato la città in diversi periodi della sua vita e decide di indagare su possibili collegamenti tra l'omicidio ed alcuni ambienti di New Orleans. Col suo team di collaboratori controlla molte piste, la più importante delle quali conduce all'ambiguo pilota d'aerei privati David Ferrie: Garrison tuttavia è costretto a fermare le indagini quando il governo federale respinge formalmente l'inchiesta, sostenendo che Ferrie è completamente pulito. Due giorni dopo Oswald viene ucciso di fronte alle telecamere da Jack Ruby prima di poter affrontare un processo, e Garrison chiude ufficialmente le indagini.
1966: l'investigazione viene riaperta dopo una discussione in aereo tra Garrison ed il Senatore Russell B. Long. Senza fare nomi, Long gli confida che nei piani alti del governo la morte di Kennedy era stata accolta favorevolmente da molti esponenti politici, mettendo inoltre in luce molte contraddizioni del rapporto ufficiale dell'inchiesta, stilato dalla Commissione Warren. Garrison, dopo avere letto tutti i volumi redatti della Commissione, scopre numerose imprecisioni e diversi passaggi superficiali, e perciò decide, unitamente al suo staff, di interrogare vari personaggi legati ad Oswald e a Ferrie. Tra questi Willie O'Keefe, un prostituto gay che sta scontando una pena in carcere, rivela di aver assistito personalmente ad una riunione nella quale Ferrie discuteva l'ipotesi di uccidere Kennedy con Clay Shaw, Oswald, ed altri esuli cubani anticastristi. Le indagini, fino a quel momento segrete, convincono Garrison che Oswald non possa avere agito da solo; man mano cominciano ad emergere le connivenze delle più alte istituzioni del governo americano, dell'esercito e di vari esponenti della mafia, della CIA, dell'FBI, al punto che persino lo stesso vicepresidente e successore di Kennedy, Lyndon B. Johnson, sembrerebbe essere implicato.
1969: Garrison, informato di alcune attività dei militari e dei servizi segreti dall'ex capo delle operazioni in nero (black ops), ha modo di dimostrare le proprie tesi (e i difetti della Commissione Warren) processando Clay Shaw, un importante uomo d'affari che sembra collegato all'omicidio di Kennedy ed alla CIA: è, infatti, membro di una S.p.A. con sede anche in Italia, chiamata Permindex, che serve da copertura ad attività della CIA. Con il contributo della visione in aula del celebre film di Zapruder, Garrison propone uno scenario con tre diversi esecutori, i quali, con un attentato realizzato attraverso la tattica del fuoco incrociato, avrebbero ucciso Kennedy con 6 spari, invece dei 3 statuiti dalla Commissione Warren. La giuria proscioglie Shaw da ogni accusa, respingendo la testimonianza dell'agente di polizia che aveva raccolto i suoi dati, tra i quali lo pseudonimo "Clay Bertrand", con il quale egli era conosciuto in alcuni ambienti di New Orleans, impedendo qualunque collegamento tra Shaw e la CIA, così come tra questi e Ferrie, Oswald e Ruby. Mentre esce dal tribunale, Garrison afferma davanti ai giornalisti di voler continuare la sua battaglia per la verità.
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