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LORD JIM

LORD JIM

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Nell'introduzione del film:

«In nessun luogo, come sul mare, l'illusione e la realtà sono tanto lontane tra loro,

in nessun luogo, come sul mare, il confine tra l'illusione e la delusione è più netto,

e la rassegnazione più completa»

Jim è un promettente marinaio della marina mercantile britannica che diviene primo ufficiale sotto il comandante Marlow. La routine giornaliera dei servizi di bordo del giovane Jim non è però quello a cui egli anelava; il novello ufficiale è infatti un sognatore, desideroso di avventure, e si isola spesso assorto nei suoi pensieri in cui è, a volte un eroe che salva bellissime donzelle da tremende tempeste, a volte un coraggioso ufficiale che libera il suo comandante da un ammutinamento.

Infortunatosi accidentalmente ad una gamba durante un servizio su una nave, Jim viene sbarcato a Giava dove trascorre alcune settimane in un ospedale. In questo periodo, nelle ore libere di convalescenza, trascorre il suo tempo girovagando, ancora zoppicante, nei meandri del porto, osservando: quella folla di falliti e relitti umani che egli, sentendosi superiore, disprezza e commisera.

Dimesso dall'ospedale, Jim, desideroso di riprendere il mare, si arruola sulla prima nave disponibile, ma con sua sorpresa e delusione scopre nell'atto di imbarcarsi che questa è una scalcinata, fatiscente nave da carico denominata S.S. (Steamship) Patna, sovraffollata di centinaia di pellegrini musulmani diretti alla Mecca, il cui comandante è un uomo rozzo e burbero.

Quando una tempesta minaccia la nave e una lamiera con un boato sembra prossima a cedere, il comandante e l'equipaggio, presi dal panico, convinti che il Patna stia per affondare da un momento all'altro, salgono su una delle due scialuppe a disposizione senza pensare ai passeggeri: Jim, dopo avere rassicurato i pellegrini che egli non li abbandonerà al loro destino, in un momento di debolezza fugge con i colleghi, tra cui Robinson il macchinista di bordo.

Raggiunto il primo porto, dopo ore di navigazione sulla scialuppa sotto un sole cocente, i marinai rimangono esterrefatti: il Patna, intatto, è ivi giunto prima di loro, trainato da una nave militare francese. Jim, rendendosi conto della viltà e vigliaccheria di cui si è macchiato, viene colto da un sorriso isterico e irrefrenabile.

«... Jim capisce solo una cosa, che si era buttato in un pozzo senza fondo;

un pozzo dal quale non sarebbe mai più uscito»

Il comandante e l'equipaggio si dileguano, ma non il giovane ufficiale, il quale vuole espiare la sua colpa e, rimanendo, confessa la sua condotta alla commissione incaricata dell'inchiesta, presieduta dal comandante Brierly. Jim viene radiato dai registri navali e aspramente criticato per aver gettato fango sull'onore della marineria mercantile.

Colmo di disgusto per sé stesso, egli diviene un vagabondo, fuggendo verso nuovi lidi dell'Estremo Oriente non appena la sua nomea viene rivelata e accettando i lavori più sgradevoli e umili, mischiandosi con: quella folla di falliti e relitti umani, di cui lui ormai fa parte.

Sprezzante della propria vita, un giorno Jim salva dal sabotaggio un'imbarcazione piena di polvere da sparo davanti l'ammirazione e l'entusiasmo degli occupanti dei battelli vicini, che lo acclamano come un eroe. L'azione viene osservata con stupore da Stein, un vecchio malandato di cuore, titolare della Società commerciale Far East Trading & Co. e proprietario dell'imbarcazione, il quale, convocatolo, visto il suo coraggio, gli offre un incarico molto rischioso: trasportare, risalendo il fiume, il carico di polvere da sparo con alcuni fucili nella distante Patusan, un remoto insediamento di agricoltori con un tempio buddista, per aiutare il suo vecchio amico Du-Ramin, capo del villaggio, i cui abitanti sono oppressi e schiavizzati per estrarre lo stagno di cui è ricca la zona, da una banda di malviventi capeggiati da un criminale omicida chiamato "Il Generale" e guidare così una rivolta contro di loro.

Il giovane, che nel frattempo ha casualmente incontrato di nuovo Robinson, che gli riporta alla mente gli infamanti avvenimenti del Patna ed inoltre ha letto su un giornale locale, il Penny Illustrated Paper, che il comandante Brierly si è suicidato per la vergogna dello scandalo, accetta, vedendovi la possibilità di fuggire in un luogo nuovo in cui egli non è conosciuto e di riscattare così il proprio onore, lasciandosi alle spalle una volta per tutte il passato.

Stein e Jim partono quindi in treno per raggiungere Batu Kring, ultimo avamposto "civile" prima della giungla, da dove poi con una barca risaliranno il fiume per circa 30 miglia per raggiungere Patusan.

A Batu Kring, il losco trafficante Schomberg, gestore di una fatiscente locanda, nega a Stein l'utilizzo della motobarca che gli aveva promesso per questo trasporto. Jim prende allora un'imbarcazione a vela con due uomini di equipaggio, nativi del luogo, e lascia Stein a terra, considerandolo un impaccio e un peso morto, il quale gli raccomanda però che le armi non dovranno mai cadere nelle mani degli uomini del Generale.

Prossimo alla destinazione, Jim scopre che uno dei due malesi dell'equipaggio è un uomo del Generale. Questo, in un momento in cui non è osservato, uccide l'altro, fedele a Jim, e fugge ad avvisare il capo dei banditi. Jim si affanna quindi per nascondere il carico, aiutato da un piccolo malese del villaggio, Ruon, prima di essere catturato.

Anche sotto tortura, egli si rifiuta di rivelare ove ha nascosto le armi. Il tenace comportamento di Jim, sotto le terribili sofferenze, sorprende Cornelius, il codardo ed alcolizzato agente della Società commerciale di Stein, che di fatto obbedisce al Generale. Nella notte una giovane di Patusan, Gioiello (così ribattezzata poi da Jim), con l'aiuto dei suoi, riesce con uno stratagemma a liberare il prigioniero.

Durante la notte Jim recupera dal nascondiglio e distribuisce le armi ai rivoltosi e prepara un attacco al covo del Generale, assistito da Waris, figlio del capo del villaggio. Dopo una sanguinosa battaglia il Generale viene sconfitto ed ucciso, mentre Cornelius riesce a fuggire di nascosto. Jim, conquista così la fiducia e il rispetto della popolazione e viene acclamato come un eroe definito Tuan (Tuan Jim), termine che nella lingua locale significa capo e, secondo Gioiello, Lord.

Jim, innamorato della ragazza, si ferma a Patusan a vivere con lei. Nel villaggio arriva anche Stein, felice della liberazione della popolazione dalla schiavitù del Generale. Nel frattempo Cornelius raggiunge Schomberg e lo convince ad organizzare una spedizione per impadronirsi del tesoro del tempio buddista e per questo ingaggiano un famoso tagliagole, Duncan Malcom Brown, detto Gentleman, ed il suo gruppetto di banditi. Essi si recano nottetempo lungo il fiume con un'imbarcazione a vapore, ma vengono scoperti, costretti a sbarcare ed assediati dagli uomini del villaggio. Brown offre loro di rinunciare a combattere in cambio della restituzione dell'imbarcazione, con la quale promette di andarsene lasciandoli in pace. Nessuno gli crede, tranne Jim, che dopo aver incontrato Brown e data la sua parola, convince i maggiorenti della città ad accettare l'offerta, sostenendo che è il modo migliore di salvare altre vite e, per vincere le titubanze e i dubbi di Stein e degli altri, offre la sua, se l'accoglimento della richiesta di Brown causerà anche una sola vittima.

Brown, dopo aver fatto le mosse di andarsene con l'imbarcazione con cui era venuto, rientra con alcuni dei suoi scherani, compreso Cornelius, usando due barche a remi ed approfittando della fitta nebbia che ricopre quel tratto di fiume. Una breve incursione di Cornelius ed altri due uomini nel tempio, accerta che nessuno si è accorto di nulla, ma Cornelius improvvisamente spara ad una sentinella, dando così l'allarme, mentre gli altri sorprendono Waris intento a pregare, ferendolo mortalmente con un pugnale. I tre fuggono poi per raggiungere Brown.

Sopraggiunge Jim che trova con sgomento il giovane in terra moribondo. Waris, agonizzante, gli suggerisce di riempire con i gioielli del tesoro due piccole bocche da fuoco poste come ornamento nel tempio. Al loro arrivo, Brown, Cornelius ed i loro uomini vengono accolti da una scarica a mitraglia di gioielli, che li uccide tutti, ma il coraggioso Waris muore fra le braccia di Jim.

Stein, che si è affezionato a Jim e si considera per lui come un padre, intercede con Du-Ramin nel tentativo di salvargli la vita; questo, addolorato e affranto per la morte del figlio, ricorda la promessa fatta da Jim, tuttavia darà tempo al giovane l'intera notte per andarsene con la donna (Gioiello), ma se l'indomani sarà ancora a Patusan, lo ucciderà.

Jim, perseguitato da cupio dissolvi, incapace di sfuggire alle sue responsabilità, quale punizione per la sua azione codarda sul Patna e responsabile per la morte di Waris, decide di rimanere e la mattina dopo cammina, senza tradire emozione, fino al capo del villaggio, tra i sudditi che sono in fila per la processione funebre di Waris, consegnandogli il suo fucile. Accettando di morire, Jim sceglie di liberarsi dai propri turbamenti interiori. Il suo corpo verrà cremato insieme a quello di Waris fra le lacrime di Gioiello.

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