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SOLE A CATINELLE
SOLE A CATINELLE
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Checco Zalone è un trentaseienne emigrato da un trentennio al Nord Italia dal Meridione, che lavora come cameriere in un hotel di lusso sul Canal Grande a Venezia e ha una passione per l'alta finanza; vive a Padova, è sposato con l'operaia siciliana Daniela Parisi e ha un figlio, Nicolò, ragazzino di 10 anni intelligente e studioso. Nel 2013, proprio nel giorno in cui la moglie perde il lavoro a causa della chiusura della fabbrica per via della grande recessione, Checco decide di licenziarsi dal suo impiego perché lo reputa poco stimolante e sottopagato e di mettersi alla ricerca di un'occupazione più redditizia, e finisce per trovare impiego come venditore porta a porta presso la Fata Gaia, azienda che produce aspirapolveri. All'inizio le cose vanno molto bene, perché Checco vende l'elettrodomestico alle sue numerose zie e cugine e, con i soldi guadagnati, compra a credito una lunga serie di lussuosi oggetti; l'unico acquisto che non effettua è quello di un'automobile nuova, perché adora la sua BMW ormai vecchia di vent'anni e preferisce spendere il suo denaro nella manutenzione di tale vettura.
A un certo punto Checco non trova più clienti, i guadagni gli vengono a mancare e non riesce più a onorare i pagamenti, pertanto tutte le sue proprietà vengono pignorate da Equitalia e la società finanziaria Fido Fly gli fa pressione affinché paghi le 48 rate mancanti. Arrabbiata per questa situazione, la moglie decide di separarsi e va a vivere dai suoi genitori portando Nicolò con sé. Visto che Nicolò vuole stare un po' anche con il padre, quest'ultimo gli fa una promessa: se nella pagella scolastica di fine anno prenderà tutti dieci, gli regalerà una vacanza estiva da sogno. Checco azzarda essendo convinto che il figlio non ci riuscirà, dato che a scuola prende sempre voti tra l'otto e il nove. Nicolò però si impegna a fondo e riesce ad ottenere una pagella perfetta.
Non avendo i soldi per regalare a Nicolò la vacanza promessa, Checco cerca di convincere la maestra ad abbassare almeno uno dei voti, ma essa si mostra inflessibile, quindi, non volendo deludere il figlio, decide di andare a Casacalenda, in Molise, sua terra d'origine, ospite dell'anziana e tirchia zia Ritella. In questo modo, Checco spera di non spendere nulla, e al tempo stesso, di riuscire a vendere altri aspirapolveri ad altri parenti. Le cose tuttavia si mettono male per lui: Ritella si dimostra estremamente avara (si è arrabbiata per aver ricevuto una bolletta elettrica con valore superiore a 5 euro), i parenti sono tutti morti o emigrati, Nicolò non gradisce la destinazione (nel paese lui è l'unico bambino e addirittura gli anziani abitanti non sanno neppure cosa sia un bambino) e nemmeno il cugino di Checco, Onofrio, riesce a risollevarli (e tra l'altro ha già acquistato un aspirapolvere Fata Gaia).
Stanco della situazione in cui si trova e ormai consapevole delle reali intenzioni del padre, Nicolò chiede aiuto alla madre, che gli propone di partire insieme alla famiglia di una sua collega, dicendogli di farsi portare al porto di Piombino per unirsi a loro. Dopo una discussione tra Checco e il bambino, inizialmente intenzionato a seguire il consiglio della madre, Nicolò decide all'ultimo minuto di restare con il padre. Arrivati in Toscana, durante il viaggio di ritorno, Nicolò nota il cartello indicatore di uno zoo; i due scendono dall'auto ed incontrano un bambino di nome Lorenzo, che soffre di mutismo selettivo, ma Checco con i suoi modi fin troppo sbrigativi riesce a farlo parlare. Zoé, la madre del bambino, è una giovane ed elegante donna francese che, per senso di gratitudine e per cercare di far sbloccare il bambino, invita Checco e Nicolò nella sua bella villa; successivamente, colpita dalla simpatia dell'ospite, lo conduce a feste e incontri esclusivi con industriali e VIP.
Zoé è infatti molto ricca, in quanto lei e sua madre Juliette sono proprietarie al 33% di un'azienda che vuole acquisire proprio la finanziaria con cui Checco è indebitato, la Fido Fly; quest'acquisizione è caldeggiata da due loschi amici della madre di Zoé, Piergiorgio Bollini e Vittorio Manieri. Durante un loro meeting informale Checco, seppur non invitato, parla negativamente della Fido Fly, dicendo che si tratta di un'impresa vicina al fallimento: Bollini e Manieri non gli danno retta, ma poco dopo si devono ricredere quando leggono sul giornale che la ditta ha avuto un crack. A questo punto i due loschi indivdui, gelosi dell'ascendente che Checco, per loro uno sgrammaticato parvenu, ha nei confronti di Zoé, cercano di ingraziarselo regalandogli sigari, invitandolo a giocare a golf e facendolo partecipare a una riunione massonica.
A un certo punto Vittorio e Checco appaiono insieme in televisione, nel programma L'Estate dei VIP, in cui, a bordo di un lussuoso yacht, discutono se siano migliori gli spumanti secchi o quelli frizzanti: qui si scopre che Vittorio in realtà è il datore di lavoro che ha licenziato Daniela, la quale, furiosa per la nuova frequentazione dell'ex marito, gli manda un messaggio con un filmato in cui gli fa credere per ripicca di avere un nuovo compagno (un sindacalista della sua azienda). Checco, disgustato da questo individuo, viene preso dallo sconforto e decide di abbandonare la villa di Zoé per tornare a casa, riaccompagnando Nicolò da sua madre, rievocando al contempo alla sua maniera i bei momenti passati con lei; come se non bastasse, Checco viene licenziato dal suo capo, il dottor Surace, perché da quando è partito non ha venduto nemmeno un articolo.
Mesi dopo, Checco scopre che una sua chiamata fatto dal telefono di Manieri è stata intercettata dalla finanza, la quale teneva già da tempo sotto controllo sia Manieri che Bollini. In tale telefonata, Checco parlava dei reati finanziari commessi dai due loschi individui, che poi sono stati scoperti e ora sono in prigione.
Zoé prende in mano le redini della fabbrica di famiglia dove lavorava Daniela e tiene un discorso di riapertura a tutte le impiegate precedentemente licenziate e riassunte, sperando nel loro aiuto per tornare a lavorare con impegno e serietà. All'inaugurazione sono presenti anche Nicolò e Checco, il quale, vestito da sindacalista comunista, tiene un discorso (che gli è stato scritto dal figlio) nel quale si schiera dalla parte delle operaie e descrive con parole toccanti il suo amore per la moglie, dicendosi disposto a tutto pur di tornare insieme. La donna accetta e la famiglia Zalone si ricompone, con Daniela che torna a svolgere il suo lavoro e Checco che, assunto da Zoé nel reparto commerciale dell'azienda, si occupa sia del lavoro che delle faccende domestiche.
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