Dvd usati
UN AMERICANO A ROMA
UN AMERICANO A ROMA
Impossibile caricare la disponibilità di ritiro
Italia, 1954. L'immagine di grandezza ed opulenza, portata dall'arrivo delle truppe statunitensi dieci anni prima durante la Seconda Guerra Mondiale, nel 1944, è ancora viva nella mente di molti giovani italiani. Uno di questi è Ferdinando Mericoni, conosciuto come Nando, ma autosoprannominatosi Santi Bailor, eterno sognatore ad occhi aperti, conoscitore del mondo americano attraverso il cinema statunitense di cui è fervente cultore. Convinto di un futuro al di là dell'Atlantico, Nando trasferisce la sua fissazione a Roma, americanizzando la propria vita a suon d'imitazioni di ogni genere e tentando di ricreare un'ambientazione hollywoodiana nella sua camera, coinvolgendo nelle sue bizzarrie molti malcapitati, in particolare i genitori, ormai disperati, e la fidanzata Elvira, che lo ama nonostante tutto, probabilmente divertita dal suo modo di fare.

Nando gira con un bracciale di cuoio borchiato, cinturone da cowboy, maglietta bianca attillata dentro i jeans a tubo e berretto da baseball, chiama in palese pseudo-inglese i suoi familiari (Elvy, papi, mami) ma soprattutto vive ogni situazione quotidiana come se fosse la scena di un film americano di cui lui è il protagonista. Nando è peraltro convinto di essere padrone della lingua inglese, che invece ignora completamente: nella sua parlata si mescolano espressioni in romanesco ed inglese approssimativo (come "Polizia der Kansas City"[3] e "orrait orrait", deformazione di all right, all right), oppure completamente inventate ("auanagana").

Dopo varie disavventure - raccontate in retrospettiva dai personaggi a lui vicini - che puntualmente lo frustrano nei suoi intenti, ricorre ad un gesto estremo prendendo spunto da un celebre film dell'epoca, 14ª ora di Henry Hathaway[4]. Così decide di salire sul Colosseo, minacciando di uccidersi se qualcuno non l'aiuterà a partire per l'America. Dopo ore interminabili in cima al monumento, per Nando sembra concretizzarsi il sogno quando fa la sua comparsa l'ambasciatore americano, che per farlo scendere gli promette un viaggio ed un lavoro negli Stati Uniti. Ma l'ambasciatore è proprio una delle sue "vittime": si era infatti rotto una gamba dopo essere finito con la sua automobile in un burrone per un'indicazione mal capita, dopo che Nando gli aveva indicato di "Nun annà a destra perché c'è er burone d'aa Maranella, orrait? orrait!", gesticolando in modo tale da far confondere "orrait" con "right" (destra). Quando finalmente Nando scende, l'ambasciatore lo riconosce e lo aggredisce furiosamente, per vendicarsi dell'incidente. Per Nando ricoverato in ospedale è la fine del sogno, ma in cuor suo resta un irriducibile americano a Roma.
Share


